Colori al vento

Carissimi ficcanaso dell’antro di Scuro,

ho tutti gli schifosi peli della barbaccia che fremono per l’emozione! Giovedì 18 ottobre 2018, infatti, farò la mia scorribanda annuale al DFA di Locarno, per l’evento Prima della notte del racconto. Durante la sessione serale, che si aprirà alle 20.15, farò la mia rumorosa apparizione insieme alla mia consueta complice Sara Giulivi. Proporremo uno spettacolino esplosivo, sulla scia di David Walliams e Leo Lionni.

E sono sicuro che Sara non riuscirà a leggere ciò che ha intenzione di leggere: farò di tutto per combinarne… di tutti i colori!

Non mancate all’appuntamento, o vi arriccio nella mia barba e vi spedisco nello spazio!

Cliccate qui per scaricare il programma.

 

Senza peli sulla lingua

dfa_02Per gli schifosi peli della mia barbaccia! Finalmente mi rifaccio vivo dopo mesi e mesi di silenzio: sì, me ne sono stato tranquillo e indisturbato nel mio antro per qualche era geologica, lontano dal chiacchiericcio generale (che mi indispone sempre). Ma ieri sera (il 24 ottobre 2017, per la precisione) sono sbucato fuori, insieme alla mia massa tricotica, per esibirmi in una lettura pubblica presso il DFA di Locarno.

Non ero solo, bensì (molto ben) accompagnato dalla mia amica Lucilla (a dire il vero era Sara Giulivi, ma in incognita, per cui non ditelo in giro). Ci siamo esibiti in una spettacolino intitolato Senza peli sulla lingua, durante il quale abbiamo letto due succulenti albi illustrati: il classico Il mostro peloso di Henriette Bichonnier e di Pef (Emme edizioni), e il recente Il cavaliere gentile, del duo Thomas ed Helen Docherty (Nord-Sud edizioni). La lettura faceva parte della serata Prima della notte del racconto, un appuntamento annuale organizzato dalla fattucchiera (nostra amica) Marina Bernasconi, alla quale mi sento di rivolgere (oltre a un sonoro grugnito) un sentito ringraziamento.dfa_01

La serata è stata memorabile: il pubblico si rotolava per terra dal ridere e noi ci siamo scatenati. Soprattutto, il mio corpaccio peloso ha subito una strabiliante e inattesa trasformazione, che ha lasciato tutti allibiti (per una vaga idea, si veda la foto, scattata dall’altra fattucchiera nostra amica, Silvia Demartini).

Be’, che dire d’altro? Di sicuro che d’ora in avanti uscirò un po’ più spesso dal mio antro, perché ho bisogno di ossigenarmi e di borbottare in mezzo a voi. Dunque, occhio alle spalle!